Avevamo lasciato il club in acque veramente torbide e li ritroviamo in questa première dove stanno letteralmente affondando uno ad uno. Non si salva nessuno e se pur cercano di proseguire con le loro vite come se andasse tutto bene, nel mentre raccolgono i frutti delle proprie scelte, continuando a sprofondare in quell’oblio da cui sarà veramente difficile risalire.
Il tavolo è spaccato a metà, con un Jax che non riesce a togliere la sua banda dal potere decisionale di terzi dato che Tig continua a essere merce di scambio per l’ex lacchè di Pope che pretende ancora la sua testa come pagamento per liberarsi di Clay in prigione. In più abbiamo Gemma, regina indiscussa del momento che continua a tramare indisturbata alle spalle del figlio per potere avere sempre un posto in prima fila nel club. E Tara comincia a fare i conti con la dura realtà della prigione dalla quale vuole uscire a tutti i costi; per un senso di rabbia non vuole avere contatti con il marito, probabilmente perchè non è riuscito a mantenere una delle promesse più importanti che le aveva fatto (non farla finire in prigione). Tanto che nelle scene finali è come se si rassegnasse scatenandosi come una furia in un posto dove probabilmente passerà più tempo del previsto. In tutto questo Clay invece è l’unico ad avere un colpo di “fortuna” decidendo alla fine di scendere a patti con l’U.S. Marshal Lee Toric per evitare di rimanerci secco. Lee Toric (interpretato dal grande Donald Logue) è un uomo potente, spinto dalla voglia di vendetta personale e senza scrupoli (vedere il trattamento riservato a quell’anima in pena di Otto) e ha in mano le vite di Tara e Clay. In compenso scopriamo anche che è particolarmente dedito all’eroina e ai deliri di onnipotenza rendendolo una scheggia impazzita che non porterà nulla di buono.
Tig sta arrivando a un punto di rottura, senza la fascia di VP e dopo l’inferno che ha passato nella scorsa stagione sta pian piano cedendo, alternando momenti di follia assoluta con l’uccisione dell’iraniano (prevedibile appena aveva nominato la figlia d’altro canto), disfandosi del corpo canticchiando “Sittin’ On The Dock Of The Bay”, a momenti di pura dolcezza cullando il piccolo Thomas per farlo addormentare.
Sugli altri non ho molto da dire, a parte Chibs che si rivela perfetto in ogni situazione, perfetta spalla di Jax o nei confronti di Juice che prima picchia selvaggiamente come punizione “caritatevole” e dopo si prende cura di lui, come se alla fine tradimento o no fosse ancora un membro del club. Ho qualche riserva nei confronti di Bobby e del suo progetto “Nomad”, potrà essere stanco della situazione che si è creata ma la sua avventura solitaria dubito seriamente che porterà a dei miglioramenti. O di un Jax che a fine puntata cade nelle braccia di Colette, new entry di questa stagione con il suo giro di prostituzioni, la vedremo spesso ma non mi sento di condannarlo eccessivamente per il suo gesto, è successo altre volte in fondo.
Una puntata che apparentemente potevo definire “tranquilla” dato che in gran parte ha proseguito le trame del finale della scorsa stagione. Tutto questo fino a quando quel genio incompreso di Kurt Sutter non ci mostra il significato del bambino biondo, probabile figlio della compagna di uno scagnozzo di Nero Padilla. All’inizio avevo pensato a qualche metafora sull’infanzia rubata di Jax ma in attimo succede l’inferno in una delle scene più cruente degli ultimi anni del panorama televisivo. Con una freddezza paurosa, il bambino prima di entrare a scuola tira fuori un KG-9, genere di arma che i Sons han venduto tempo addietro ai Byz Latz e al suonare della campanella entra in classe compiendo una strage. Una scena fortissima che ci fa capire quanto siano cambiate le cose dopo 5 stagioni, perchè un tempo i Sons avevano un codice morale dove soltanto le bande usavano le armi per potersi uccidere a vicenda, mentre ora la violenza dilaga senza alcun freno.
Così arriviamo alla fine di questa premiere, traumatica nell’ultima parte, preambolo di una “shitstorm” senza precedenti. Continueranno a fioccare i nemici, le difficoltà e i problemi per i Sons che stanno per attraversare il periodo più buio della loro vita.
A seguire un paio di postille interessanti sulla puntata e sullo show in generale.
Domanda: sono salite solo a me le lacrime quando ho visto la patch cucita sulla giacca di ogni membro con scritto “In memory of Opie” ? Piccoli dettagli che anche se è passato un anno, continuano a far veramente male.
La premiere di Sons Of Anarchy ha registrato ascolti da record: quasi 6 milioni di telespettatori con un rating di 3.1 diventando così la serie con i migliori ascolti in assoluto di tutto il canale FX.
Questa postilla è un opinione mia personale su una notizia che penso abbiate letto tutti e rivolta al pubblico femminile di Sons Of Anarchy. Charlie Hunnam è stato scelto come interprete di Christian Grey nel riadattamento cinematografico de libro “50 sfumature di grigio”. Su internet ho letto peste e corna per questa cosa. Molti dicono che Matt Bomer sarebbe stato più adatto tanto da far partire una petizione, altri che conosco l’attore per il suo ruolo nello show invece hanno detto che si rovinerà la carriera interpretando questo personaggio. Ammetto che ho dato una veloce occhiata al libro e vi dirò, ho visto porno con trame di maggior spessore ma non voglio incolpare un attore che ha accettato un ruolo diverso da quello a cui siamo stati sempre abituati perchè la vedo come un’ottima occasione per espandere la sua carriera cinematografica dato che già quest’anno ha avuto una discreta impennata (3,2,1 Frankie goes boom, inedito in Italia, Deadfall, Pacific Rim). Poi ragazze, dopo questa premiere e dopo le ultime scene, avete qualche dubbio che non possa funzionare ? Tanto di guadagnato per voi, dico io.
La PTC (Parents TV Council) aka il MOIGE italiano ha contestato la premiere di Sons Of Anarchy per la scena della sparatoria perchè urta la sensibilità e oltraggia le famiglie che hanno subito queste tragedie nella vita reale. Sutter come risposta su Twitter ha dichiarato che la PTC vuole solo coprire gli occhi della gente su un problema che è una vera piaga in America cioè l’abuso delle armi da fuoco. Anche altri show hanno messo in evidenza il problema per scopi per me puramente egoistici, per attirare l’attenzione (vedi Glee con l’episodio dell’ultima stagione intitolato “Shotting star” dove un incidente aveva fatto credere ai ragazzi di essere nel ben mezzo di una sparatoria). Per finire Kurt Sutter nel suo ultimo live blog WTF SUTTER spiega per bene il suo punto di vista. A seguire il video ma vi riporto il passo principale per farvi capire meglio.
Sarei un irresponsabile se raccontando la storia di un eroe/ antieroe fuorilegge che tratta il commercio di armi, NON trattassi le conseguenze che tale commercio può avere. Un fuori legge che ha una famiglia e dei figli dove lui stesso cerca di escluderli e di allontarli da quella vita. Sarei un irresponsabile se non trattassi questo argomento, se non trattassi le conseguenze che questo traffico di armi può portare e in che mani possano finire. E quando mi viene impedito di raccontare questa storia ne soffro e mi sento offeso.
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Sono d accordo con Sutter…è vero che è un episodio molto violento e l ultima scena è agghiacciante,,ma purtroppo,sono cose che succedono spesso soprattutto negli U.S.A,,ed è giusto denunciare tali fatti con qualsiasi mezzo…e poi comunque in media un episodio su 3 di Sons è violento quindi,,chi guarda questa serie come me fin dal primo episodio sa che si può e si deve aspettare delle scene anche molto forti come quest ultima
mi trovi d’accordo su tutto. io però, la troppa violenza di questa puntata l’ho sofferta un po’, quindi quelli un po’ più sensibili che si sono ritrovati disorientati dopo averla vista, li capisco. ma forse lo scopo di Sutter era proprio quello, quindi va bene così.